Si sa, ogni mestiere necessita di un veicolo commerciale che si confaccia alle esigenze di chi ne ha bisogno nel migliore dei modi. E per la produzione musicale, il ragionamento è ugualmente applicabile? Certo che sì, almeno per Renault. Già in viaggio nella scorsa primavera, il Soundtruck ha permesso ai cinque talenti vincitori di registrare i loro pezzi in condizioni professionali, il tutto a bordo di uno speciale studio mobile.
Il veicolo base, come detto, è un Master, ma perché divenisse l’opportunità che è oggi Renault ha collaborato con due partner, Red House e Pro Car, specializzati in architettura sonora e carrozzeria. Le sfide affrontate sono state diverse, ma il lavoro svolto ha permesso a Soundtruck di diventare il nuovo simbolo dell’innovazione e del know-how tipico di Renault nella personalizzazione dei veicoli commerciali.
QUANDO LE SFIDE DANNO IL LÀ ALL’AVVENTURA MUSICALE
Alla base del servizio promosso per i giovani talenti però, c’è anche il grande talento della Direzione Veicoli commerciali, Design e Marketing Renault.
Per passare da un “semplice” Renault Master ad un vero e proprio studio di registrazione mobile come il Soundtruck, era necessario avere innanzitutto un’idea chiara delle esigenze e dei requisiti da soddisfare. “Per costruire questo veicolo, dovevamo tener conto di tanti requisiti perché doveva partire in tournée. Doveva contenere uno studio di registrazione professionale, pesare meno di 3,5 tonnellate per poter essere guidato con una semplice patente B, essere realizzato con materiali eco-responsabili e, prima di tutto, rispettare il DNA della Marca”, ha spiegato Annejela Royoux, Image Partnership and Sponsoring Manager del Marketing Renault.
Le sfide di produzione si sono celate dietro ogni angolo e ad ogni livello: un isolamento acustico ottimale, il rispetto dei vincoli di peso, le dimensioni del veicolo sono alcuni esempi. Cimentarsi in una prova così complicata da soli sarebbe stato eccessivamente gravoso, così Renault ha scelto di affidarsi a due partner specializzati: Red House, esperta in architettura sonora, che ha aiutato a progettare l’acustica dello studio, e Pro Car, che si è concentrata sulla carrozzeria del veicolo.
PESO PER UN “SUONO PESANTE”
La prima grande sfida riguardava la questione rapporto peso/suono del Soundtruck, il che ha richiesto un continuo monitoraggio lungo tutte le fasi dell’allestimento e una scelta assai curata anche in merito i materiali da utilizzare.
Olivier Guerry, Capo Allestitore di Pro Car: “L’acustica si ottiene conferendo inerzia ai materiali. L’inerzia dipende dal peso. Ma dato che stiamo lavorando su un veicolo commerciale da guidare con la patente B e che, quindi, deve pesare al massimo 3,5 tonnellate, è necessario tenere il peso sotto controllo”.
Lucas Medus, Fondatore e Direttore Artistico di Red House: “Il controllo del peso viene effettuato in ogni singola fase di avanzamento del progetto, sia durante i lavori di isolamento che in fase di trattamento acustico e rivestimento delle finiture e degli arredi. Ci siamo messi a contare le viti per non ritrovarci con 3 grammi di troppo”.
Julien Ravary, Ingegnere Acustico Associato e Studio Designer di Red House: “Tutto ciò che andava nel camion è stato pesato e soppesato per riuscire a rispettare i vincoli di peso” […] “Abbiamo selezionato i materiali secondo criteri di rigidità e peso e abbiamo calcolato come adattarli alle nostre esigenze. Abbiamo optato per materiali isolanti ecologici per evitare di utilizzare lana di roccia o lana di vetro. Il resto è composto essenzialmente da legno”.
GUIDARE, CANTARE E REGISTRARE… SENZA ALZARE IL VOLUME
Il vincolo del peso non è stato l’unico grattacapo per cui era necessaria una soluzione ingegnosa. Anche lo spazio, infatti, ha richiesto uno studio approfondito: la sfida era quello di creare uno studio di registrazione professionale nei 9 m3 di volume di carico di Master (L 3.733 mm x l 1.765 mm x H 2.048 mm), prevedendo allo stesso tempo anche una separazione della regia dal cantante (oltre a quella dalla cabina di guida).
“Il mio compito è far entrare uno studio di registrazione in un camion, ossia uno spazio chiuso e ristretto in termini di dimensioni, che non lascia la stessa libertà di altri spazi”, ha ripreso Lucas Medus, prima che il suo collega Julien Ravary aggiungesse: “Ognuno degli spazi misura meno di 5 metri quadrati! È pochissimo spazio. Non avevamo mai lavorato su spazi tanto piccoli. Questo ha richiesto molta capacità di adattamento e competenze tecniche per riuscire a mettere tutto ciò che volevamo rispettando i vincoli del veicolo”. Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo dello spazio ristretto, ha aggiunto: “Per isolare la voce dagli altri elementi, il camion è diviso in due con, da un lato, la regia con il tecnico del suono e il computer e, dall’altro, il voice booster, per isolare la voce correttamente”.
REQUISITI SU MISURA
Questa serie di sfide tecniche ha richiesto l’intervento di diversi addetti professionisti, come precisato da Guerry: “Da parte nostra sono 20 le persone che sono state coinvolte per completare il progetto. Abbiamo fatto lavorare metalmeccanici, allestitori, verniciatori, plasticatori, montatori, rifinitori ed elettricisti”. E questo impegno profuso da un gruppo così numeroso ha permesso la realizzazione del progetto in tempi record: sei sono stati i mesi necessari per creare questo gioiellino.
Sforzi che sono stati apprezzati da tutti, in primis Youssoupha, figura di spicco del mondo del rap nonché padrino dell’operazione Give me 5, che ha voluto sottolineare le grandiose sensazioni di volume, l’ottimizzazione degli spazi ed i singolari elementi di design che il Soundtruck offre, e i giovani talenti al suo seguito.
“Penso che voi di Renault siate dei maghi!” (Youssoupha)
Fonte: RenaultGroup.com
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